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Natsuko e Taichi salgono a bordo di un treno superveloce in partenza da Tokyo per un breve viaggio di due giorni fuori dalla città. Taichi ha trentasei anni e ha perso l'uso delle gambe e delle braccia in seguito a un incidente avvenuto otto anni prima. Natsuko gli è stata pazientemente vicina durante la degenza in ospedale, ma oggi, stanca di prestare le massime cure, lo guarda più come un fenomeno da baraccone che come un marito. Eppure, la sua vita attuale sembra essere migliore di quella che aveva preceduto il matrimonio, in cui sentiva che c'era "qualcosa" che la turbava. Il viaggio con il marito disabile si rivela l'occasione per indagare sulla natura di quel "qualcosa" e affrontarlo in maniera diretta: Natsuko arriva a comprendere la forza del marito e la sua debolezza, a dispetto della sua disabilità lui è libero da problemi interiori, mentre lei, libera di muoversi, sembra paralizzata a livello emozionale. La seconda storia parla di una famiglia composta da madre e quattro sorelle che vivono insieme dopo che il padre ha abbandonato la famiglia. Il punto di vista è quello della sorella minore, Nanako, che esplora la vita della sua famiglia e di quelle che popolano il vicinato: Nanako e sorelle abitano nello shitamachi di Tokyo, una zona famosa per ospitare persone povere e grossolane; lei però è convinta che la gente del posto conservi una nobiltà e un orgoglio tutto proprio. Le descrizioni toccano quindi il rapporto di Nanako con le sue sorelle, arrivando a sfociare nel racconto di un amore che supera i limiti del bene platonico.